85 NEWS 12 GENNAIO 1^ EDIZIONE


L’Avv. Walter G. Fischetti e Alfredo Conti, dei movimenti pro Aeroporto "Aeroporto Magna Grecia" e “Taranto, Diritto di Volare”.

Per due giorni l’intera Regione Puglia che Vola è stata isolata a causa della chiusura per neve dei due Aeroporti di Bari e Brindisi in cui la Società di Gestione Aeroporti di Puglia concede l’uso ai passeggeri. Un volo Ryanair, partito da Bergamo nel pomeriggio di venerdì 6 gennaio e diretto a Bari, non è riuscito ad atterrare al ‘Karol Wojtyla’ ed è stato dirottato all’aeroporto di Lamezia. I passeggeri hanno poi proseguito il viaggio a bordo di alcuni bus. Da Praga sono atterrati su Napoli con Wizzair, senza possibilità di decisione e poi di lì hanno fornito un bus per Bari. Da Roma per Bari, il volo è stato prima spostato dalle 8 alle 17, poi completamente cancellato e fornito un autobus.

Secondo l’Avv. Walter Fischetti, «è anche un problema di sicurezza aggravato dal mancato utilizzo immediato dello scalo di Grottaglie. Aeroporti di Puglia è obbligata ad avere sempre attivo un piano di emergenza affinchè i nostri passeggeri pugliesi debbano atterrare su uno dei tre Aeroporti nazionali presenti, e solo in caso di comprovata impossibilità, dovuti a fattori estranei alla gestione, fuori Regione». 

Dunque a detta dei rappresentanti dei due movimenti pro-Aeroporto, «tutto questo si poteva evitare viste le migliori condizioni meteo nel tarantino con il regolare uso del nostro Aeroporto di Grottaglie, che -si ricordi- è Nazionale Civile (come Orio, Linate e Brindisi) dal 2 gennaio 2016».

A tale scopo, Fischetti e Conti chiedono al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano «di fare una verifica della società Adp e spiegare perché il nostro Aeroporto non è stato utilizzato come alternato per i disagi ai passeggeri pugliesi costretti ad atterrare ad oltre 450 km dagli Scali di Bari e Brindisi». 

La società di Gestione Aeroporti di Puglia, riferiscono, «continua a crearci innumerevoli problemi. Se ha deciso che Taranto non deve servire a far volare i passeggeri, con gli ulteriori rischi potenziali e reali connessi su Bari e Brindisi, si assuma tutte le responsabilità. 

Noi interpelleremo lo Stato, che già si è reso disponibile, per chiedere che l'Arlotta non venga più gestito da Aeroporti di Puglia e per appoggiarci ad un'altra società di Gestione nazionale che ci dia finalmente i nostri sacrosanti Voli passeggeri di linea».

In questa maniera, «sperimenteremo la concorrenza vera e libera, perché siamo stanchi di essere bloccati e lasciare parenti, amici e figli sospesi in aria per uno sterile campanilismo aeroportuale degno del peggior feudalesimo economico».

L’intervento dello Stato a questo punto appare ormai inevitabile, ormai per Grottaglie la Convenzione di Gestione (40ennale dal 2003) che ci obbliga ad essere gestiti da Aeroporti di Puglia, impresa regionale, non può bastare a tenere letteralmente in "coma farmacologico" il nostro Aeroporto Nazionale.  

Emiliano ci lasci liberi ad un altro gestore nazionale il nostro Aeroporto non è un "Osservatorio Astronomico", Ha concluso l’avvocato Walter G. Fischetti

TARANTO 12 gennaio 2017




Arlotta, movimenti contro Regione e Adp: "Atterraggi a Napoli anziché a ...

“Siamo pronti a proporre l’uscita dalla gestione di Aeroporti di Puglia, se la Regione continuerà a boicottare l’aeroporto di Taranto-Grottaglie, uno dei 26 scali civili nazionali”.