Chi siamo

Un Movimento Spontaneo dedicato alla riapertura ai Voli di Linea Passeggeri dell'Aeroporto Marcello Arlotta di Grottaglie. 


Perché Magna Grecia

Perché come vedete nell'antica mappa il bacino passeggeri utile e naturale per il nostro Aeroporto ritorna alle origini, la Magna Grecia come rappresentata nella zona in rosa. 
L'aeroporto di Taranto-Grottaglie (IATA: TAR, ICAO, LIBG) o eroporto "Marcello Arlotta è un aeroporto pugliese di rilevanza nazionale (secondo l'ultimo Dpr n. 201/2015), situato nel territorio di Grottaglie (TA), da cui dista 4 km. 
L'aeroporto vanta la pista più lunga del mezzogiorno (3.200 metri). 

Storia 

L'aeroporto di Grottaglie nacque principalmente dall'esigenza di difendere il porto di Taranto. 
Negli anni 1915-1916 furono costruiti i primi hangar per dirigibili e piccoli aerei nella piana della masseria di Scasserba di Grottaglie, a pochi chilometri dal mar Piccolo e lungo la traiettoria verso Brindisi. 
Durante il ventennio fascista, in cui le forze armate furono notevolmente potenziate, l'aeroporto divenne Scuola Centrale di Pilotaggio per oltre 200 allievi di varie nazionalità e fu intitolato al tenente di vascello Marcello Arlotta, scomparso nel mare Adriatico durante la Prima guerra mondiale. 
Nel 1939 dette prova di una perfetta organizzazione militare: infatti, a soli 23 minuti dall'ordine ed in sole 36 ore, fu in grado di trasportare in Albania un intero reggimento dei Granatieri di Sardegna con 40 trimotori. 
Durante la Seconda guerra mondiale assunse il compito di proteggere i porti di Taranto e di Brindisi e la città di Lecce. 
Quando si aprì il fronte sui Balcani, da Grottaglie partirono squadriglie da bombardamento. 
Nel gennaio del 1941 iniziò la coabitazione con gli aerei tedeschi ed a metà dicembre caddero sull'aeroporto le prime bombe nemiche. 
Dal 4 giugno al 4 settembre del 1943 l'aeroporto subì cinque pesanti bombardamenti che distrussero la gran parte degli aerei italiani e tedeschi, nonché le strutture aeroportuali. Le perdite umane furono rilevanti: 71 morti e 146 feriti. 
Dopo l'8 settembre l'aeroporto fu occupato dalla RAF e nell'estate del 1945 quel che era rimasto dell'aeroporto fu restituito all'Aeronautica Militare Italiana, pur restando un presidio degli Alleati sino al 1950. 

Il dopoguerra 

A dicembre del 1950 si iniziò la ricostruzione dell'aeroporto e si insediò una nuova scuola di pilotaggio. 
Nel 1964 divenne aeroporto civile, ospitando principalmente i voli della compagnia di bandiera italiana che collegano Taranto con Roma e con alcune città del Friuli-Venezia Giulia. 
Nel 1969, a seguito delle risultanze del Rapporto Lino sulla sicurezza negli scali italiani, lo scalo venne chiuso per essere riaperto nel 1985 con l'aggiunta del distaccamento dei Vigili del fuoco di Grottaglie e di una nuova struttura adibita a terminal passeggeri. 
Nel frattempo venne anche adibito ad uso militare per conto della Marina Militare Italiana, che lo acquisì in concessione d'uso dal 1982, in seguito al riordino dell'Aeronautica Militare. 
Rimase attivo fino al 2003 per via della presenza di alcune compagnie aeree che si interessarono allo scalo ionico. 

Anni recenti 

Nel 2006 il gruppo Leonardo-Finmeccanica (già Alenia Aeronautica) diventa partner della Boeing per la realizzazione delle fusoliere e del piano di coda del nuovo Boeing 787. 
L'insediamento di Grottaglie si presta benissimo per la realizzazione delle fusoliere in fibra di carbonio, ma per il trasporto delle stesse occorre che possano atterrare nel vicino aeroporto i pesanti Boeing 747-400 LCF cargo appositamente modificati. 
Viene pertanto indetto un bando per l'allungamento della pista dagli originari 1.860 mt. agli attuali 3.200 mt., per la modifica della strada provinciale San Giorgio Jonico-Grottaglie, per la realizzazione di un nuovo piazzale, di nuove bretelle di collegamento e di una nuova caserma dei Vigili del fuoco. Il 15 dicembre 2006, viene inaugurata la nuova pista che risulta una della più lunghe d'Italia, unitamente al nuovo piazzale Leonardo-Finmeccanica e il 21 marzo 2007 atterra il primo Boeing 747-400 LCF cargo. 

L'aeroporto è in parte ad utilizzo militare, avendovi sede la stazione aerea MARISTAER Grottaglie della Marina Militare che gestisce le attività dei gruppi di volo qui basati, il GRUPAER operante sul cacciabombardiere imbarcato V/STOL McDonnell Douglas-BAe AV-8B+ Harrier II e il GRUPELICOT4 basato su elicotteri Sikorsky SH-3D Sea King e Agusta-Bell AB-212. 
A Grottaglie è inoltre presente la Sezione Aerea Manovra Grottaglie della Guardia di Finanza. 

Molte personalità sono transitate per questo aeroporto. 
Tra le più importanti si ricordano papa Paolo VI, durante la notte di Natale del 1968 in cui celebrò la Santa Messa della Natività tra gli operai del vecchio centro siderurgico di Taranto e Giovanni Paolo II, in visita pastorale alla città il 26 ottobre 1989. 

Dal 2010 è aeroporto doganale e nel 2013 è stato inserito nella lista degli aeroporti di rilevanza nazionale del ministero delle infrastrutture e dei trasporti. 

Dal 2 gennaio 2016 é Aeroporto di Interesse Nazionale come dal Piano Nazionale degli Aeroporti approvato con DPR 17 settembre 2015, n. 201 (Regolamento recante l'individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, a norma dell'articolo 698 del codice della navigazione -15G00213- ( GU Serie Generale n. 294 del 18 dicembre 2015). 

Scalo civile e Società di gestione 

La società di gestione è la Aeroporti di Puglia S.p.A., ex S.E.A.P, a capitale pubblico/privato. Il maggiore azionista è Regione Puglia con oltre il 99% delle azioni e posside una Convenzione di gestione dei quattro Scali pugliesi per 40 anni a partire dal marzo 2003. 

La questione dei voli passeggeri e le polemiche con Aeroporti di Puglia 

Ci sono state molte proposte di attivazione di voli passeggeri. L'aeroporto, sebbene completamente fruibile e funzionante per i voli passeggeri è allo stato attuale destinato ad uso esclusivamente cargo, destinazione che pone la società di gestione Aeroporti di Puglia al centro di numerose polemiche. Diverse associazioni cittadine accusano la società di gestione Aeroporti di Puglia di voler impedire l'avvio dei voli passeggeri per non ostacolare il bacino di utenza degli aeroporti di Bari e Brindisi. La società è accusata di voler favorire gli aeroporti di Bari e di Brindisi a discapito dell'aeroporto di Taranto, non rispettando le clausole del contratto di gestione tra la società e la Regione Puglia che impegna la società a valorizzare e rilanciare tutti gli aeroporti pugliesi. Fonte 

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