di Franco Conte
Una nuova vita per lo scalo di Taranto-Grottaglie: 600.000 passeggeri, centinaia di posti di lavoro e un'opportunità strategica per tutto il Sud.
Taranto vuole volare.
È questo il messaggio forte e chiaro che arriva da una proposta ufficiale del 𝐂𝐨𝐦𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐏𝐫𝐨 𝐀𝐞𝐫𝐨𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐓𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐨-𝐆𝐫𝐨𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐞, inviata a Regione Puglia, Aeroporti di Puglia S.p.A. e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il rilancio dell’aeroporto "Marcello Arlotta" di Grottaglie.
Uno scalo che oggi ha un’identità industriale e cargo, ma che potrebbe trasformarsi in un hub regionale per passeggeri, generando sviluppo, lavoro e nuove connessioni.
IL POTENZIALE C’È: ECCO I NUMERI
Attualmente, l’aeroporto registra un traffico passeggeri quasi nullo: circa 1.000 transiti nel 2024. Ma secondo le stime del proponente, il bacino d’utenza dell’area — che comprende oltre 800.000 abitanti entro 100 km — giustificherebbe una riattivazione del traffico civile, con obiettivi ambiziosi: tra 300.000 e 600.000 passeggeri annui entro cinque anni.
E con il traffico, arriverebbe anche il lavoro: si stima la creazione di fino a 570 posti di lavoro diretti, indiretti e indotti, a seconda della crescita del numero di passeggeri.
IL PROGETTO: COLLEGAMENTI NAZIONALI ED EUROPEI
Il rilancio dell’aeroporto prevede l’attivazione di voli nazionali verso le principali città italiane (Roma, Milano, Torino, Bologna), oltre a collegamenti europei strategici per turismo e business, come Londra, Berlino e Ginevra.
Questa rete aerea alleggerirebbe il traffico su gomma verso gli scali di Bari e Brindisi — attualmente utilizzati da tutta la provincia di Taranto, con pesanti disagi logistici — e renderebbe più accessibili mete come la Valle d’Itria e Matera.
BENEFICI CONCRETI PER IL TERRITORIO
La proposta evidenzia benefici diretti e indiretti:
Occupazione in crescita fino a 570 unità;
Aumento dei flussi turistici nel tarantino e nelle aree limitrofe;
Migliore distribuzione del traffico aereo pugliese, oggi concentrato su Bari e Brindisi;
Impatto ambientale positivo grazie alla riduzione dei trasferimenti su strada.
LE RICHIESTE ALLE ISTITUZIONI
Per rendere operativo il piano, il documento chiede:
L’inserimento dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie nel piano nazionale dei voli regionali;
Incentivi pubblici per l’avviamento, marketing e copertura degli oneri di servizio pubblico;
Accordi con vettori low-cost e tradizionali;
Il coinvolgimento attivo di enti locali e stakeholder territoriali.
UN’OCCASIONE DA NON PERDERE
La proposta fissa un obiettivo chiaro: avviare i voli passeggeri entro il 2026. Una scadenza vicina, ma realistica, se istituzioni, imprese e cittadini faranno squadra.
"L’aeroporto di Taranto-Grottaglie può diventare un nuovo motore per l’economia pugliese e un punto di riferimento per il Sud", si legge nella conclusione del documento, corredato da dati occupazionali, studi comparativi e lettere di sostegno da enti del territorio.
Ora la palla passa alla politica. Taranto è pronta a decollare: serve solo il via libera per aprire la pista ai passeggeri.
I DATI DELLO STUDIO
L’aeroporto di Taranto–Grottaglie “Marcello Arlotta” (IATA: TAR) ha attualmente un traffico passeggeri estremamente ridotto, attorno a 1 005 passeggeri nel 2024. Ciò equivale a circa 80‑100 passeggeri al mese, quindi per ora si configura più come uno scalo cargo e logistico, con operazioni civili minime.
🧮 Stima dei posti di lavoro creati
1. Scenario attuale (~1 000 passeggeri/anno)
Usando la stima standard:
950‑1 100 posti per 1 milione di passeggeri,
Per 1 000 passeggeri, corrispondono a ~1 posto di lavoro (0,95–1,1 persone).
➡️ Attualmente, lo scalo non genera praticamente posti di lavoro legati ai passeggeri.
2. Proiezione futura con volumi passeggeri
Gli studi riportano:
400‑500 posti diretti per 1 mln passeggeri,
300 indiretti,
250‑300 indotti, per un totale di 950‑1 100 posti per milione di passeggeri annui.
Se, ipoteticamente, Taranto-Grottaglie arrivasse a:
100 000 passeggeri/anno, creerebbe 95‑110 posti totali,
250 000 passeggeri/anno → 240‑275 posti,
500 000 passeggeri/anno → 475‑550 posti.
3. Confronto con aeroporti vicini (Bari, Brindisi, Foggia)
Foggia, con 62.149 passeggeri/anno, genera poche decine di posti già oggi.
Bari (7,3 mln passeggeri) e Brindisi (3,4 mln) sostengono migliaia di posti. Quindi numeri significativi si raggiungono solo dopo centinaia di migliaia di passeggeri.
🔮 Riepilogo finale per Taranto-Grottaglie
Scenario passeggeri/anno Stimati posti di lavoro
1.000 (oggi) ~1 posto
100.000 95–110 posti
250.000 240–275 posti
500.000 475–550 posti
In futuro, se lo scalo passasse a 100.000–500.000 passeggeri/anno, potrebbe sostenere tra 100 e 500 posti di lavoro complessivi (diretti, indiretti e indotti).
Lo sviluppo dell’aeroporto verso il traffico passeggeri (voli civili) è atteso entro il 2026 —dato importante per eventuali calcoli futuri.