Aerei e storia. Un frammento di alluminio potrebbe risolvere il mistero della scomparsa di Amelia Earhart


Cronaca
16:07 - giovedì

Washington, Usa - Gli investigatori ritengono che appartenga all’aereo dell’aviatrice scomparsa nel 1937

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(WAPA) - Settantasette anni dopo la scomparsa di Amelia Earhart, la donna pilota americana che ha fatto la storia dell’aviazione negli anni ’20 e ’30, appare un nuovo indizio a riaprire un caso a tutt’oggi irrisolto. L’elemento nuovo è un foglio di alluminio ritrovato nel 1991 a Nikumaroro, piccolo atollo disabitato situato nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico a nord-est dell’Australia, ma che finora non era stato possibile collegare al caso Earhart.

Amelia Earhart scomparve il 2 luglio del 1937, durante un tentativo di circumnavigazione della Terra a bordo del suo aereo Lockheed Electra. Era partita da Miami il primo giugno con il navigatore Fred Noonan e dopo diverse tappe era giunta a Lae, in Nuova Guinea, il 29 dello stesso mese. A quel punto, aveva compiuto tre quarti del viaggio. Il 2 luglio, a mezzanotte, decollarono in direzione dell’isola Howland, nell’Oceano Pacifico, ma le tracce del suo aereo vennero perse proprio all’altezza dell’atollo di Nikumaroro, dove è stato ritrovato il frammento di alluminio.

Diverse teorie sono state avanzate negli anni: secondo alcuni Earhart, rimasta a corto di carburante, avrebbe effettuato un ammaraggio di emergenza e sarebbe poi annegata insieme a Noonan; altri sostengono che sia stata catturata dai giapponesi e accusata di spionaggio; altri ancora dicono che abbia organizzato una finta scomparsa.

L’elemento nuovo proviene dal confronto del pezzo di alluminio con una foto dell’aereo Lockheed Electra pilotato dalla donna, che potrebbe aver messo sulla pista giusta gli specialisti del Tighar, organizzazione non-profit statunitense impegnata nel recupero di aeromobili storici. Il frammento corrisponderebbe infatti ad un buco nella scocca del bimotore, visibile nella fotografia. Secondo gli analisti di laboratorio, il materiale di cui è composto era usato nella produzione degli aerei dell’epoca.

Il presunto reperto aereo non è l’unico ritrovamento effettuata dagli esperti del Tighar, che sull’atollo hanno recuperato anche resti di un vasetto di crema, pezzi di bottigliette degli anni ’30, piccole ossa d’animale tra le pietre di un focolare. L’ipotesi è ch, in seguito a un’avaria, Earhart abbia effettuato un atterraggio di emergenza a Nikumaroro, dove è morta di stenti insieme al suo compagno di viaggio. (Avionews)
(z2014)